In breve
- Punto di partenza: Romitorio di Pozzuolo
- Tempo impiegato: 4.30 ore h
- Grado di difficoltà: medio
L’itinerario parte dal Romitorio di Pozzuolo, vocabolo conosciuto anche dal Vescovo che nel 1701, come scritto nel Libro delle visite Pastorali di Città della Pieve, fece visita alla chiesa di Sant’Antonio Abate, detto Romitorio.
Si va in direzione Piana ma alla prima a destra ci si immette in una traversa che costeggia le scuole sul loro lato a sinistra e si giunge alla statale che attraverseremo senza difficoltà, andando sulla sinistra, per girare di nuovo a destra, dopo pochi metri, in località Murciaie; si oltrepassa l’agglomerato per proseguire lungo una strada che porta verso il Mulino. Si attraversa l’asfalto poco transitato e si va in direzione del Campo della Fiera, si costeggia, lasciandolo verso destra e si scende in località Palazzetta fino in fondo alla strada e proprio prima dell’ultimo podere, si imbocca sulla destra una strada interpoderale che risalirà fino a Cozzano. Attraversiamo Cozzano e sulla destra si scopre la Val di Chiana. Siamo al confine con le Province di Siena e di Arezzo e scorgiamo dall’alto il Canale Maestro della Chiana, facendo un viaggio nel tempo e negli elementi: siamo nel cuore della civiltà etrusca e nel segno delle acque, in un territorio disegnato dalle forze della natura e dalle mani dell’uomo. Gli ingegneri idraulici del Granduca Leopoldo di Toscana furono artefici di un’imponente opera di bonifica che trasformò questa zona in un importante centro agricolo. Si scende costeggiando la vigna e si arriva ad una strada bianca che imboccata sulla sinistra, porta sulle Riva Umbra del Lago di Montepulciano. Il Lago è una Riserva Naturale e Oasi del WWF. Proseguendo si arriva a Mugnanese e qui è possibile fare una sosta con i cavalli, farli bere ed entrare nelle acque del Lago senza difficoltà. A questo punto si prosegue costeggiando il Lago con la possibilità di avvistare gli uccelli rari che ne fanno un luogo di nidificazione tra i più importanti ed arrivare al Santuario della Madonna del Popolino dove in origine sorgeva un’edicola votiva denominata “Madonna del Cappelletto”. La chiesa che venne costruita qui in seguito, andò a inglobare l’edicola e l’edificio prese il nome di “Beata Maria del Popolo” oggi conosciuta come “Madonna del Popolino”. Voluto per volontà dei fedeli, l’edificio venne eretto in protezione dello sbarco verso la Toscana, zona paludosa che in seguito venne bonificata con la creazione dei Laghi di Chiusi e Montepulciano. All’interno della Chiesa si venera l’affresco con la Vergine in trono con Bambino e i Santi Sebastiano e Rocco. La devozione verso la Madonna del Cappelletto è documentata già nel 1613 in una visita pastorale nella zona. All’interno si sviluppa come una cappella votiva, con pianta rettangolare e copertura a capanna: l’affresco sacro della Vergine è posto dietro l’altare. Proseguendo si giunge senza difficoltà al Lago di Chiusi ma, risalendo la strada del Santuario e lasciandolo sulla sinistra, si arriva all’asfalto, si imbocca sulla sinistra in Direzione Porto e dopo percorso qualche metro, ci si immette in una strada bianca a destra che porta in Località Poggio Santa Maria, si prosegue per Poggio Fattore e si giunge in località Fratavecchia. A questo punto si incontra una coltivazione in serra e si prende la direzione della Macchia Grossa, così chiamata perché si tratta di una vasta Macchia Mediterranea. La strada bianca conduce verso Pozzuolo. Un sistema vario di strade bianche interpoderali riporta al Romitorio. Il Campanile di 36 metri del Paese, visibile da ogni parte nelle vicinanze, garantisce un orientamento sicuro.
Difficoltà media
Tempo di percorrenza 4. 30 ore circa.
Percorribile in ogni stagione.